
Ci sono uomini che sanno usare un trapano come se fossero nati con la cintura degli attrezzi addosso…ma davanti a una lavatrice? Panico. Alcuni si destreggiano con padelle e aspirapolvere meglio di noi, altri invece sembrano appena sbarcati da un altro pianeta quando si trovano davanti a un flacone di detersivo.
Care amiche, ammettiamolo: quante volte ci siamo trovate a parlare con le nostre sorelle, amiche o vicine di casa e l’argomento “aiuto in casa del marito/compagno” è saltato fuori? È un classico intramontabile, un po’ come le discussioni sul meteo o sulle diete! E diciamocelo, spesso si conclude con un sospiro rassegnato o una risata liberatoria. Perché, se da un lato ci sono uomini che sono veri e propri angeli del focolare (beate voi che li avete!), dall’altro ci sono quelli che… beh, diciamo che hanno un rapporto “complicato” con la casa.
Parliamoci chiaro: vi aiutano nelle faccende domestiche? E come lo fanno? In questo articolo della categoria “nel cuore delle Donne”, parlerò proprio di mariti e faccende domestiche! Racconterò inoltre un episodio personale — divertente oggi, un po’ meno allora! — aprendo volentieri questa riflessione con una punta di ironia.
La Lavatrice: un enigma a più giri per i nostri mariti
Prendiamo, ad esempio, il capitolo “elettrodomestici”. Per noi, sono fedeli alleati che ci semplificano la vita. Per molti uomini, invece, sembrano usciti da un film di fantascienza, macchine infernali con troppi bottoni e simboli misteriosi.
La lavatrice, poi, è la regina indiscussa di questo regno di incomprensione. Per la maggior parte degli uomini, la lavatrice è un mistero insondabile, una macchina aliena dotata di manopole incomprensibili e simboli arcani. Non importa quante volte spieghiamo il ciclo delicati o il programma cotone: ogni volta è come se fosse la prima. Alcuni addirittura temono di farla partire, come se potesse esplodere da un momento all’altro! Quante di noi hanno dovuto spiegare, con santa pazienza, la differenza tra prelavaggio, lavaggio delicato e centrifuga? E quante hanno poi ritrovato calzini rossi in un carico di bianchi? Non alzate la mano, è imbarazzante per tutti!
Embed from Getty Images“Amore, come si usa la lavastoviglie?”
E qui vi racconto il mio piccolo, grande aneddoto. Qualche anno fa mi sono dovuta assentare da casa per qualche giorno per motivi personali. Prima di partire, le mille raccomandazioni: istruzioni dettagliate su dove fosse ogni cosa, su come funzionasse questo e quello. Insomma, un vero e proprio manuale d’uso della casa in mia assenza. Ho lasciato istruzioni dettagliate, flaconi alla mano, spiegando con santa pazienza la differenza tra il detersivo per i piatti a mano e quello per la lavastoviglie.
Un paio di giorni dopo arriva una telefonata allarmata da mio marito: “Aiuto! Si è allagata la cucina! C’è schiuma ovunque!”. Schiuma??? In cucina??? Dopo un attimo di panico, mi illumino: la lavastoviglie! Indovina cosa aveva fatto? Esatto. Aveva messo nella lavastoviglie il detersivo per i piatti a mano. Risultato? Una distesa di schiuma che sembrava uscita da una pubblicità anni ’90. Panico, stracci ovunque, e risate… almeno dopo!
Embed from Getty ImagesLa casa nasconde…ma non ruba…(forse)
Così dice un vecchio proverbio. Eh,sì…perché c’è anche la questione del “non trovo niente”. Noi donne passiamo ore a organizzare, riordinare, creare un sistema perfetto dove ogni cosa ha il suo posto. E poi arriva lui, si affaccia nella stanza e con l’aria più innocente del mondo chiede: “Amore, hai visto le mie chiavi/il mio portafoglio/il telecomando della TV?” …Magari sono lì, sotto il suo naso, ma per qualche misterioso motivo, ai loro occhi, scompaiono nel nulla. È una sorta di superpotere maschile, quello di rendere invisibile ciò che è perfettamente visibile. È la realtà dei fatti: “loro” non trovano mai nulla! Tutti oggetti che poi, guarda caso, sono esattamente dove li hanno lasciati. Ma evidentemente, c’è un filtro magico che li rende invisibili agli occhi maschili.
Alla fine, siamo noi che “nascondiamo” le loro cose…e se li rimproveriamo di essere disordinati, per giustificarsi escono fuori con la fatidica frase: “eh, ma io, nel mio disordine trovo sempre tutto“…mah, sarà…!
Embed from Getty ImagesI Mariti…e il dilemma “raccolta differenziata”
E parlando di misteri, non possiamo non citare il grande, incomprensibile enigma della raccolta differenziata. Per noi è quasi un istinto naturale: plastica qui, carta là, vetro nell’apposito bidone. Per loro? Un labirinto senza uscita. Sembrano disorientati di fronte a un semplice contenitore di yogurt o a una bottiglia di plastica. “Ma va nel giallo o nel blu? E questo involucro di patatine… è carta o plastica?” E invece di sforzarsi un attimo a leggere le istruzioni o, peggio ancora, a chiedere (sì, chiedere!), preferiscono la soluzione più comoda: lasciare l’oggetto in giro, sul tavolo, sul comodino, o in bilico sul bordo del lavello. Tanto, prima o poi, la fatina della differenziata (cioè noi!) passerà a sistemare tutto!
Embed from Getty ImagesCollaborazione o confusione?
Quante volte succede? L’intenzione c’è, il risultato… un po’ meno. Ci sono compagni che si offrono di aiutare, ma poi ci chiedono dove sono le calze, se possono lavare il bianco con i colorati o cosa significa “programma delicati”. E noi, con un mezzo sorriso, ci troviamo a fare da tutor domestiche con la calma di una monaca zen (o almeno ci proviamo).
Quando l’aiuto è vero
Però, diciamolo: ci sono uomini che ci sorprendono. Quelli che cucinano, puliscono, organizzano e magari fanno anche meglio di noi. Non hanno paura di mettersi in gioco e lo fanno con naturalezza. Sono partner, nel vero senso della parola. E quando l’aiuto è sincero e quotidiano, fa tutta la differenza del mondo.
Un atto di amore (e rispetto)
Dividersi le faccende domestiche non è solo una questione pratica. È un atto d’amore, di rispetto, di collaborazione. È il modo più semplice per dirsi: “Siamo una squadra”. Con qualche risata lungo la strada, qualche disastro da raccontare… e magari, un po’ meno schiuma la prossima volta.
Embed from Getty ImagesConclusione
Insomma, care amiche, non siamo sole in questa battaglia quotidiana. I nostri uomini li amiamo, ci fanno sorridere e a volte ci fanno disperare, ma in fondo, che mondo sarebbe senza le loro piccole (e a volte grandi) distrazioni domestiche? Magari un po’ più ordinato, ma decisamente meno divertente!
E a te è mai capitato qualcosa di simile? Raccontamelo nei commenti: sai che qui si parla tra donne, con il cuore (e perché no, anche con un bel sorriso sulle labbra!).
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