La solitudine, spesso vissuta come una sofferenza, se vista positivamente può trasformarsi in un’opportunità…

Per molte persone la solitudine è una situazione insopportabile e inaccettabile. Non possono e non vogliono restare assolutamente da sole, nemmeno per un’ora…conosco persone che al solo pensiero si sentono pervadere dall’ansia, dal malessere, cominciano a pensare a mille situazioni, in cui, restando da sole anche per un brevissimo periodo di tempo, potrebbe succedere loro qualsiasi cosa: malori improvvisi e fatali, timori che qualche sconosciuto entri in casa per commettere un’aggressione a scopo di rapina, e tante altre probabilità di vivere situazioni negative, oserei perfino dire “estreme”, pensieri spaventosi e carichi di angoscia che vengono spesso alimentati e accresciuti anche da molte (troppe) cattive notizie che si sentono ai TG o su altri media.

Oppure, altre persone semplicemente non amano sentire attorno a loro il silenzio. Vivono esclusivamente circondati di gente, la loro casa sembra più un “porto di mare”, amano molto interagire continuamente con gli altri, preferiscono stare sempre in mezzo alla folla…e quando ciò non succede, stanno sempre a “messaggiare” e a parlare al telefono…nella loro vita la solitudine non è contemplata.

Ognuno la pensa come vuole, il mondo è bello perché è vario, e ognuno di noi percepisce ed elabora a livello psicologico le varie situazioni in maniera diversa; molte persone vedono nella solitudine una sorta di punizione, di abbandono, una sofferenza. Giustamente, come detto prima, ciascuno di noi è diverso dall’altro nella percezione del mondo circostante e della vita, abbiamo tutti differenti punti di forza e debolezze, perciò questi comportamenti, anche se possono sembrare per molti aspetti infantili, egoistici o in un qualche modo sbagliati, da parte mia non mi sento di doverli criticare o condannare.
Al giorno d’oggi però alcune volte, per svariati motivi, sia per lavoro sia per altri impegni, ci troviamo a dover trascorrere, per forza di cose, del tempo in solitudine. Questo tempo può variare, possono essere poche ore, un’intera giornata o anche qualche giorno.
Io sono strana. Cerco sempre in ogni situazione il lato positivo. Non ne ho fatto sicuramente un’abitudine, non aspiro ad essere un’eremita, ma la solitudine, se proprio devo affrontarla, non mi spaventa affatto. Anzi…
La solitudine per me è diversa dall’isolamento. L’isolamento è una situazione forzata, che può essere messa in atto da persone o da avvenimenti. Non si cerca, né si può scegliere. L’isolamento si subisce. Avete presente il lockdown, durante la pandemia di Covid19? Ecco, quello era isolamento. Lasciare sole le persone più anziane, abbandonarle a loro stesse, quello significa isolarle. E non è assolutamente giusto.

La solitudine, invece, a volte possiamo cercarla, perché potrebbe succedere in certi momenti di averne un profondo bisogno. Avete mai pensato a quante cose possiamo fare quando siamo in solitudine?
Innanzitutto possiamo prendere più tempo per noi stessi: possiamo dedicarci alla cura personale. Potremmo trasformare ad esempio il nostro bagno in una spa personale, con candele profumate accese, aromatizzando con essenze profumate l’acqua della vasca e concederci un bel bagno rilassante, o fare una doccia calda un poco più a lungo, senza fretta, e senza badare a quella “manciata” di minuti in più in cui stiamo a tenere il bagno occupato…
Possiamo effettuare un trattamento di bellezza, tipo fare una maschera per il viso, o un trattamento per il corpo, possiamo mettere lo smalto, prenderci cura di noi con tranquillità, dedicandoci più tempo. Tempo che, in un giorno “normale”, con la famiglia al completo intorno e tutto ciò che abbiamo sempre da fare, non potremmo dedicare certo a noi.

In solitudine, possiamo fare facilmente quello che più ci piace, come dedicarci maggiormente a un nostro hobby: praticare un po’ di giardinaggio, immergersi nella lettura, scrivere, dipingere, dedicarsi a piccoli lavoretti di bricolage…attività che ci gratificano, alle quali vorremmo dedicare quel tempo in più che a cose normali non abbiamo…attività che richiedono tra l’altro un minimo di concentrazione, e che sarebbe più complicato eseguire con persone che ci chiacchierano continuamente attorno….

Potremmo anche dedicare tempo al nostro benessere fisico e interiore. Come il corpo ha bisogno di cibo, anche la nostra mente e il nostro spirito hanno bisogno di essere rifocillati, ogni tanto. Possiamo attuare, o imparare a farlo, la meditazione, possiamo pregare, praticare la gratitudine….o concentrarsi su tecniche di rilassamento come lo yoga, approfittando del fatto che in casa non ci siano rumori che ci disturbano. In solitudine, possiamo avere quei momenti di raccoglimento per nutrire la nostra parte spirituale. Rilassando la nostra mente, facendo fluire i pensieri negativi, o semplicemente riflettendo…potremmo perfino trovare alcune risposte e soluzioni a dubbi che ci assillano. Concentriamoci e sintonizziamoci su pensieri positivi. Con queste pratiche sentiremo come svanire la negatività che ci circonda, e staremo meglio. La positività che abbiamo acquisito a livello interiore si rifletterà anche sulla nostra immagine esteriore, donandoci un aspetto più radioso.

Si può fare esercizio fisico, anche una semplice passeggiata a passo veloce può aiutarci a stare molto meglio…e perché no, anche ascoltare la nostra musica preferita con gli auricolari a tutto volume e scatenarsi a ballare ci faranno scaricare la tensione…e consumare qualche caloria…

A volte poi, quando siamo da sole, possiamo approfittare anche per fare alcune faccende domestiche: avete pensato a quante volte avete lavato il pavimento e, mentre dovevate ancora finire, un vostro familiare è passato sul pavimento ancora bagnato???….
Inoltre, questi momenti sono ideali per fare ordine in casa: sistemare gli armadi, e soprattutto dedicarci a fare un bel decluttering; specialmente in alcuni cassetti, dove abbiamo accumulato oggetti vari, per mesi. Possiamo in tutta calma finalmente ripulire eliminando ciò che non ci serve più. Avremo ordine e ci sentiremo meglio, più soddisfatte di noi e del lavoro eseguito. Tenendoci impegnate, il tempo trascorso in solitudine sembrerà passare più velocemente!
Infine, se dobbiamo trascorrere una giornata da sole, possiamo anche scegliere…di non far niente!!! Lo stretto necessario, per poi restare la maggior parte sul divano, a rilassarci. Goderci finalmente una giornata pigra, dedicata al riposo, come non ci capitava ormai da tanto tempo.

Come abbiamo potuto analizzare, anche la solitudine è necessaria. Se esiste, significa che anche essa ha uno scopo. Serve a ricaricarsi, a concentrarsi meglio, a focalizzarci su di noi, dedicandoci maggior tempo e di qualità migliore. Ci fa eseguire e portare a termine alcuni lavori che in altri momenti non avremmo potuto fare. Ci dona raccoglimento, e se capita una situazione più difficile mentre siamo da sole, ci insegna a “cavarcela”. Ci fa crescere, è uno stato in cui possiamo imparare a conoscere meglio noi stessi.
La solitudine, se la sappiamo accogliere, accettare, comprendere, se sappiamo viverla, è una situazione costruttiva. Ha un effetto terapeutico. Ci restituisce il “nostro” tempo, se sappiamo apprezzarla.
È quel momento per noi in cui usciamo dalla routine quotidiana, resettandoci, rinnovando il valore e l’importanza di stare bene con noi stessi, e che ci fa ritrovare il giusto equilibrio tra Ordine e Caos.
